Theatrical Release: 2018-05-17 DVD Release: 1970-01-01 Torrent Release: 04-11-2018 by user
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Movie Genre:
Crime, Drama, Thriller
Parental Rating:
N/A
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N/A
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DESCRIPTION
Titolo originale: Il codice del babbuino Paese: Italia Anno: 2018 Durata: 81 minuti Genere: Drammatico
Soggetto: Davide Alfonsi, Denis Malagnino Sceneggiatura: Davide Alfonsi, Denis Malagnino Fotografia: Marco Pocetta Montaggio: Marco Pocetta Musiche: Dario Zaid Scenografia: Nicoletta Saporetti Costumi: Rita Vanelli Produttore:Davide Alfonsi, Denis Malagnino Produzione: Amanda Flor, Donkey's Movies Distribuzione: Distribuzione Indipendente Data di uscita: 17 Maggio 2018 (Cinema)
Nelle vicinanze di un campo rom viene rinvenuto il corpo di una donna, vittima di uno stupro. Il compagno della ragazza, Tiberio, si mette subito alla ricerca dei responsabili, convinto a vendicare personalmente la sua donna. Accanto a lui l'amico Denis, padre di famiglia senza lavoro che, per la disperazione, ha deciso quella notte stessa di iniziare a spacciare droga. Denis tenta in tutti i modi di far desistere dai progetti di vendetta il giovane e impulsivo Tiberio, ma la situazione si complica terribilmente quando entra in scena il Tibetano, sornione e beffardo boss del quartiere con il quale Denis è pesantemente indebitato...
Allineato alle produzioni precedenti (La rieducazione, Ad ogni costo), Il codice del Babbuino non è un sequel ma perpetua numerosi elementi (attori, spazi, oggetti e situazioni), spostando equilibri e rapporti. A dimorare stabile è la struttura morale del racconto che piazza i suoi personaggi al centro e all'incrocio di due vie possibili: l'impegno a rigare dritto e l'impossibilità di farlo. La violenza subita dalla protagonista, presenza in assenza, rimette tutto in questione. Soprattutto le buone intenzioni e i sani principi che Denis predica a Tiberio, sognando per sé e i suoi cari una tranquillità sociale sempre rimandata. Film on the road che misura una 'città invisibile', Il codice del babbuino avanza nella notte e al volante di una vecchia automobile che accompagna il rito di passaggio di Tiberio e infila la via di fuga per Denis. Il metodo senza rete degli autori, cifra stilistica imprescindibile, costruisce con gli attori una maniera di conversare 'al presente' che dispiega l'immaginario dei loro personaggi. Il gergo fiorito, il raccordo di sguardi e il linguaggio gestuale aggiungono una qualità unica e non riproducibile ai dialoghi, proposizioni (im)pure di cinema che rifuggono qualsivoglia artificio e innescano un'altra possibile logica del mondo. Impossibile tacere il piacere che si prova a osservare recitare senza ricatti, al naturale, un team di attori caustici, inauditi, ruvidi e ricettivi, il cui istinto risplende e li afferma singolarmente nello spazio di un primo piano. Denis Malagnino, attore e autore, è il più impressionante, un volto sentimentale e desolato che cova una rabbia depressa, esplosa una volta e in panne per sempre. La camera allertata e il montaggio frantumato producono un dinamismo narrativo che progredisce dentro una notte indeterminata in fondo alla quale i protagonisti perdono l'equilibrio prima di essere riacciuffati dalla luce pallida del mattino. Fornendo una rappresentazione del tessuto urbano che si sviluppa a fior di strada e dove resiste una forma di marginalità della sopravvivenza, Il codice del babbuino gira (formalmente) intorno all'anello ingrato di Rosi ma non rinuncia a frequentare i codici popolari dei grandi racconti hollywoodiani: il western e il noir. La frontiera tra due territori, l'opposizione della legge, il rapporto dell'individuo col gruppo, la tradizione, la modernità, e ancora la ribellione e l'assunzione della criminalità come resistenza all'ordine sociale. Ambientato a Guidonia, affondato nell'Agro romano e armato di un impianto mitologico, il noir rurale e nomade di Denis Malagnino e Davide Alfonsi si confronta con spazi di rovina, convertendo i limiti della provincia italiana in spazi di conquista. Ribadendo con impeto crudo la centralità della periferia.